Al fine di rispettare le disposizioni a tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea previste dall’articolo 22 del Regolamento (UE) 2021/241 per il dispositivo per la ripresa e la resilienza, da quest’anno nei modelli dichiarativi dei redditi di Persone Fisiche, Società di Persone, Società di Capitali e Enti non Commerciali sono richieste per la prima volta, nel Rigo RU150, informazioni volte ad accertare la titolarità effettiva dei destinatari dei fondi del PNRR.
In particolare, nel rigo RU150 i beneficiari del credito d’imposta hanno l’obbligo di indicare i dati relativi ai Titolari Effettivi dei fondi dei periodi d’imposta 2020, 2021 e 2022.
Tale nuovo adempimento, collegato alle prescrizioni da adottare per la prevenzione dei rischi connessi alla cessione di crediti fiscali e all’attuazione del PNRR emanate dalla UIF con la Comunicazione dell’11 Aprile 2022, comporta l’obbligo per i Professionisti Intermediari Abilitati (Commercialisti, Consulenti del Lavoro, Tributaristi…) di adottare procedure di adeguata verifica della clientela anche per gli incarichi di redazione e trasmissione di dichiarazioni dei redditi con crediti di imposta soggetti all’apposizione del visto di conformità.
Infatti, considerato l’alto rischio di riciclaggio connesso alle operazioni relative alla cessione di crediti fiscali e all’attuazione del PNRR, non può trovare applicazione l’art. 17 comma 7 del D.lgs. 231/07 che prevede la non osservanza degli obblighi di adeguata verifica per lo svolgimento di attività di mera redazione e trasmissione di dichiarazioni derivanti da obblighi fiscali.
Al suo posto, invece, trova applicazione l’art. 24 comma 1 del D.lgs. 231/07 che obbliga i Professionisti Intermediari Abilitati ad applicare misure rafforzate di adeguata verifica della clientela in presenza di un elevato rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.
Pertanto, nel caso in cui un Professionista Intermediario Abilitato accetti un incarico professionale di predisposizione ed invio di una dichiarazione dei redditi con crediti di imposta relativi a fondi PNRR avrà l’obbligo di svolgere l’adeguata verifica del cliente e di verificare la correttezza delle dichiarazioni rese in merito alla titolarità effettiva dei destinatari dei fondi.
In caso di apposizione di un visto di conformità infedele su una dichiarazione dei redditi che riporti informazioni non veritiere relative al titolare effettivo, il Professionista Intermediario Abilitato può essere soggetto ad una sanzione amministrativa fino ad una somma pari al 30% della maggiore imposta riscontrata ed a sanzioni penali nel caso in cui il fatto costituisca reato.
Dr. Eric Falzone – Consulente Antiriciclaggio – Partner EUCS
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