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Operazione Antiriciclaggio Professionisti Modena

Operazione Antiriciclaggio Professionisti Modena

Dopo complesse indagini antiriciclaggio, su base nazionale e internazionale, durate circa un anno, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Modena hanno portato a termine un’importante operazione antiriciclaggio finalizzata alla bancarotta fraudolenta, al riciclaggio internazionale e ad altri reati di natura tributaria, arrestando 6 Professionisti italiani e sequestrando un patrimonio, mobiliare ed immobiliare, del valore stimato di circa € 11.000.000.

Al vertice dell’operazione di riciclaggio si trovava un professionista reggiano, di fatto residente a Parma, con residenza fittizia in Portogallo, che con il supporto e la collaborazione di altri studi professionali e noti professionisti italiani delocalizzava fittiziamente società all’estero al fine di eludere la normativa fallimentare.

Le società delocalizzate erano intestate a prestanome e avevano lo scopo di spostare capitali all’estero e di drenare disponibilità aziendali in danno di creditori di società italiane mediante fatturazioni per operazioni inesistenti.

Attraverso società cartiere create ad hoc venivano generati falsi crediti IVA, che erano successivamente ceduti a titolo oneroso con formale atto notarile a imprenditori terzi che li usavano per compensare proprie reali posizioni debitorie, creando un danno alle casse dello Stato di svariati milioni di euro.

Il corrispettivo di tali operazioni veniva fatto transitare su conti esteri, prettamente sloveni, dai quali, grazie all’ausilio di altri professionisti, venivano dirottati in Portogallo, presso i conti correnti di alcune società gestite dal professionista reggiano.

L’operazione antiriciclaggio prevedeva il rientro in Italia delle somme spostate all’estero, mediante riconsegna in contanti agli imprenditori coinvolti, dopo il loro riciclaggio per mezzo di svariate movimentazioni bancarie, anche estero su estero e tra società diverse, che avevano lo scopo di ostacolarne la tracciabilità.

L’operazione antiriciclaggio, inoltre, prevedeva l’acquisizione di attività lecite di ristorazione ed alberghiere in Italia, da usare per il riciclaggio del denaro proveniente dalle suddette condotte illecite.

L’articolata struttura creata dal professionista era ramificata in diverse regioni italiane e aveva i connotati di una vera e propria holding del crimine con finalità di associazione a delinquere alla quale partecipavano noti professionisti e a cui si rivolgevano numerosi imprenditori italiani con lo scopo di evitare le conseguenze economiche e penali del fallimento.

L’operazione antiriciclaggio, negli anni ha permesso ai professionisti di accumulare introiti per milioni di euro, rendere vane molteplici procedure concorsuali a tutela delle aziende creditrici e acquisire strutture commerciali formalmente lecite.

Attualmente sono ancora in corso controlli antiriciclaggio nelle province di Modena, Reggio Emilia, Parma, Bologna, Firenze, Milano, Bergamo, Como, Monza-Brianza, Udine, Perugia, Venezia, Padova ed Agrigento al fine di verificare il coinvolgimento di altri professionisti nell’operazione antiriciclaggio.

Dr. Eric Falzone – AML Advisor – Partner EUCS

NEWS ANTIRICICLAGGIO EUCS – www.eucs.it