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Segnalazioni Antiriciclaggio: I Professionisti ancora in grave ritardo

Segnalazioni Antiriciclaggio Professionisti

Nel mese di Settembre 2021, l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) ha pubblicato i dati statistici relativi alle segnalazioni antiriciclaggio del primo semestre del 2021.

Rispetto al 2020, le segnalazioni operazioni sospette (SOS) sono in aumento di circa il 32,5%.

Particolarmente rilevante risulta la crescita degli Istituti di Moneta Elettronica (IMEL) e degli Istituti di Pagamento (IP) che hanno più che raddoppiato le segnalazioni inoltrate rispetto all’analogo periodo del 2020.

Dati non confortanti, invece, arrivano dal settore dei professionisti ad eccezion fatta dei soli notai, gli unici ad aver incrementato il numero delle segnalazioni di operazioni sospette.

Le segnalazioni antiriciclaggio pervenute dai Professionisti per il periodo rilevato sono pari al 3,9% del totale delle segnalazioni operazioni sospette ricevute dalla UIF.

Il numero delle segnalazioni antiriciclaggio inviate dai Dottori commercialisti, dagli Esperti Contabili, e dai Consulenti del Lavoro si limita ad un misero 0,2% del totale, mentre il numero di SOS inviate da revisori legali e avvocati è praticamente pari a zero.

La maggior parte delle segnalazioni operazioni sospette effettuate dai Professionisti sono motivate da un generico comportamento sospetto del cliente, mentre solo una minima parte di esse derivano da anomalie riscontrate in fase di adeguata verifica della clientela o riscontro della presenza del cliente in liste pep o liste antiriciclaggio.

Il quadro che emerge da questi dati statici, purtroppo, rileva in maniera evidente una bassa consapevolezza e conoscenza della normativa antiriciclaggio ed una forte carenza nell’adozione dei presidi antiriciclaggio obbligatori per legge da parte dei professionisti.

Lo scarsissimo numero di segnalazioni antiriciclaggio è certamente dovuto a processi di adeguata verifica della clientela non idonei e conformi alle disposizioni di legge che non permettono di calcolare correttamente il rischio antiriciclaggio e di rilevare operazioni sospette da segnalare.

A seguito di tali risultati, si prevede per i prossimi mesi un ulteriore intensificarsi dei controlli antiriciclaggio da parte della Guardia di Finanza al fine di contrastare i fenomeni di criminalità finanziaria connessi con l’emergenza da Covid-19, così come richiesto dalla UIF con la Comunicazione del 16 Aprile 2020 e la Comunicazione dell’11 Febbraio 2021.

Autore: Dr. Eric Falzone – AML Compliance Advisor – Partner EUCS

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